La Parola è...

 

 

 

PREDICAZIONE DEL 19 MAGGIO 2024: 

Fratello Antonio Genova

 

LA PAROLA È...

Domenica scorsa, abbiamo vissuto un momento di grande benedizione per le donne della nostra comunità e, quando si è parlato della vera donna di Dio, speriamo che tutte abbiano sperimentato una santa crisi interiore. La donna di Dio, infatti, possiede caratteristiche che preghiamo tutte possano raggiungere nella loro vita per essere complete. Per quanto riguarda gli uomini, il loro ruolo è altrettanto significativo, in quanto sono i sacerdoti della casa, coloro che devono pregare, che sono la porta delle benedizioni, che devono vigilare su ciò che entra ed esce dalla casa, e che devono essere pronti a provvedere e a sostenere la moglie. Inoltre, in ogni questione affrontata in famiglia e dopo averne parlato con la coniuge, è a lui che spetta l'ultima parola, la decisione finale. Come saprete, recentemente abbiamo partecipato a una conferenza meravigliosa e gloriosa, con otto oratori che hanno portato messaggi potenti e trasformativi per la nostra vita e per l'intera comunità. Riflettendo su questo evento, abbiamo riconosciuto che ciascuno degli oratori ha portato qualcosa di prezioso dalle proprie case, ovvero la Parola di Dio, ed è da qui che prende spunto il nostro tema, “La Parola è.…”. Questo messaggio è per omaggiare Gesù, per rendergli ancora di più la gloria, perché Gesù è la Parola, il Verbo che si è incarnato, è venuto sulla terra e si è manifestato in noi. Ora, leggeremo una scrittura in Giovanni, capitolo uno, verso uno, e dato che il termine “la Parola” viene citato molto spesso, la leggeremo in altro modo, mettendo al posto di “la Parola” il nome di Gesù.

Giovanni 1:1-14; 1 Nel principio era la Parola (Gesù) e la Parola (Gesù) era presso Dio, e la Parola (Gesù) era Dio. 2 Egli (la Parola) (Gesù)era nel principio con Dio. 3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola) (Gesù), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. 4 In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa. 6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui; 8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce. 9 Egli (la Parola) (Gesù) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) (Gesù) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. 11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio. 14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

Ecco perché noi riflettiamo su Gesù, perfetto nell'esposizione del Regno, la Sua Parola metteva tutti a tacere, fluente e senza difetti, perché Egli stesso era la Parola, Dio sulla terra. Anche se molti, come abbiamo letto, non l'hanno compreso, Egli con la Parola ha portato la luce nelle tenebre, offrendo chiarezza nel buio più profondo, quindi dobbiamo avere riverenza quando ci avviciniamo ad Essa. Il potere della Parola è evidente fin dall'inizio della fede, quando il Pastore insisteva sull'importanza di ascoltarla; infatti, è la Parola che ci vivifica e ci porta avanti.

Giovanni 6:63; 63 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.

Quanti di noi hanno sperimentato giorni di scoraggiamento, quando non sentivamo interesse per le cose di Dio per vari motivi? Poi, durante il culto, ascoltando una predicazione, cosa è successo? Ci siamo sollevati in modo meraviglioso. Questa è la potenza della Parola di Dio, è la sola che può cambiare e trasformare qualsiasi situazione. La Parola è importante, non dovremmo ignorarla, dovremmo impegnarci a farla parte attiva delle nostre vite. Chi disprezza la Parola disprezza Gesù, perché Lui stesso è la Parola e chi la respinge, respinge Gesù e questo è un fatto molto serio. Molti si chiedono: "Dov'è il mio miracolo? Perché alcune situazioni non cambiano?" La risposta è: dobbiamo andare alla Parola, il nostro miracolo è lì, dobbiamo solo estrarlo e riceverlo nella nostra vita. Molti problemi persistono perché non conosciamo la verità delle promesse di Dio, e tutto ciò di cui abbiamo bisogno è contenuto nella Parola di Dio. Questo messaggio ci esorta a non limitarci, ora che abbiamo compreso qualcosa della Parola di Dio, a non essere pigri o superficiali con Essa, perché basta una piccola mancanza o non ascoltare la voce di Dio, per cadere spiritualmente. Sapete, il diavolo viene a portar via la Parola dal nostro cuore perché sa che per noi è importante accumularne quanta più possibile, perché essa è potente per benedirci, esortarci, consolarci e rinvigorirci, e sa che più ne possediamo, più per lui è difficile agire nelle nostre vite. La Parola è così potente che può persino risuscitare i morti, come dimostrato da Gesù con Lazzaro; Egli sapeva che il Padre non avrebbe risposto ai piagnistei e alle lamentele, ma solo alla Sua Parola. Se cerchiamo di essere esauditi attraverso i piagnucolii o le lamentele, rimarremo nella stessa situazione, ma se citiamo la Parola di Dio, Dio la conferma e la fa avverare nella nostra vita. Quando citiamo la Parola, Dio risponde "Amen" e “Così sia”, perché è la Sua Parola, quindi, quando siamo malati, cosa dobbiamo fare? Dichiarare: "Per le Sue lividure sono stato guarito." La Parola è potente e gloriosa, ci libera dalle insidie, dalle situazioni più buie, dalla morte e ci porta alla vita, per questo dobbiamo farla nostra ogni giorno, esercitarla praticamente nelle nostre vite. Quando parliamo la Parola, stiamo dichiarando che non camminiamo più per ciò che vediamo o sentiamo, ma crediamo che il nostro grande Dio provvederà secondo le Sue ricchezze in gloria, secondo ciò che ha stabilito nella Sua Parola. Gli attacchi e le influenze demoniache attraverso i media sono intensi, ci fanno credere che ciò che è accaduto a qualcun altro debba accadere anche a noi; questa è una questione di fede, e lo è anche quando si verificano eventi in chiesa. Il nostro peccato più grande è l'incredulità, perché dubitiamo sempre, per questo molte persone cercano risposte nei maghi e nell'occulto, ma quando la Parola viene loro presentata, sono restìe a crederla. Anche molti credenti sono restii a credere che Dio può guarire o fare miracoli, e questo è considerato un grave errore, perché equivale a negare la potenza di Dio. Tra le tante, sante, caratteristiche, ce ne sono alcune che rendono la Parola di Dio incomparabile, infatti Essa è completa, unica e inimitabile. È completa e perfetta, senza difetti, infatti, si dice che la Bibbia si spiega con la Bibbia stessa, dall'Antico al Nuovo Testamento. Sapete, un ateo che studiava la Bibbia per criticarla, è diventato cristiano perché ha visto la perfezione di Dio nella Parola. È unica, perché non esiste altro libro simile ad essa; contiene sia la vita che la morte, offrendo salvezza a chi la accoglie e morte spirituale a chi la rifiuta. È inimitabile, perché nessun uomo avrebbe potuto scriverLa, ma chi lo ha fatto?

2°Pietro 1:21; 21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d'uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.

Quindi, la Bibbia non è stata scritta dagli apostoli o altri uomini, ma dallo Spirito Santo, che li guidava e correggeva mentre scrivevano. Questa stabilità è essenziale perché Dio prevedeva la crescente confusione religiosa e culturale, quindi ha messo la Sua Parola su carta per renderla stabile. Mentre Dio usa le Sue Parole per benedire il Suo popolo, il nemico usa la sua parola per maledirlo; la differenza è che la Parola di Dio è scritturale, mentre quella del nemico è antiscritturale. Per questo, di fronte agli attacchi del nemico, dobbiamo rispondere con la Parola di Dio, in ogni occasione e momento. Sapete, l'ultimo messaggio condiviso alla conferenza trattava della resistenza e sottolineava l'importanza di indossare interamente e quotidianamente l'armatura del credente, un'arma potente che ci permette di rimanere forti e saldi. Studiando la Parola, abbiamo notato che ogni pezzo dell'armatura ci porta a citare la Parola stessa. Ad esempio, il primo pezzo è “la cintura della verità”, trovata nella Parola di Dio, che ci permette di contrastare le menzogne del nemico e di portare le persone a Cristo. Poi c'è “la corazza della giustizia”, che ci protegge dalle accuse del diavolo, permettendoci di rispondere con la Parola e dichiarare la nostra giustificazione in Cristo. La prontezza del Vangelo, simboleggiata dai “calzari”, ci spinge a portare la Parola a coloro che non la conoscono. “Lo scudo della fede” ci aiuta a spegnere i dardi infuocati del maligno, perché l'acqua della Parola li estingue, ma dobbiamo conoscerla per poterla usare efficacemente. “L'elmo della salvezza” protegge i nostri pensieri, consentendoci di rispondere alle insinuazioni del nemico con le promesse di Dio. Infine, “la spada dello Spirito”, che è la Parola di Dio, è un'arma potente che dobbiamo impugnare. L'autore della lettera agli Ebrei, presumibilmente Paolo, fa un esempio meraviglioso della spada, che rappresenta la Parola di Dio. Egli la paragona alla spada usata dai soldati dell'epoca, con una punta biforcuta: una parte più lunga, sottile e affilata per penetrare la carne, e una parte più corta e larga, che la squarciava arrivando in profondità.  

Ebrei 4:12; 12 La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.

La Parola di Dio è vivente e noi lo sappiamo perché l'abbiamo sperimentato nelle nostre vite, inoltre è efficace, il che significa che funziona, non delude e colpisce il bersaglio. Quando rimaniamo nella stessa condizione, ritrovandoci senza la forza per citare la Parola, basta iniziare a pregare e dichiarare la Parola affinché Dio ci esaudisca. Questo perché Dio ha già compiuto ciò che chiediamo, dobbiamo solo prenderlo e riportarlo nel punto stabilito da Dio. In Israele, diventare maggiorenni richiede la memorizzazione dei primi cinque libri della Bibbia, il Pentateuco, dimostrando una grande riverenza e rispetto per la Parola di Dio. Pensate, che gli Ebrei, usano un'utensile per girare le Sue pagine che è chiamato "Yad", che in ebraico significa "mano". Il suo nome è tratto dalla sua forma di mano ed è un puntatore decorativo, spesso realizzato in argento, che serve ad evitare il contatto diretto con le pagine, considerate sacre, durante la lettura. Noi spesso non abbiamo la stessa considerazione per la Parola, e questo è a nostro discapito. Come ci approcciamo alla Parola? La nostra bocca è abbondante di Parola o di altro? La Parola di Dio cambia e trasforma le vite, ma se ci troviamo sempre nella stessa condizione e ci comportiamo sempre allo stesso modo, significa che non Le abbiamo permesso di lavorare profondamente in noi. Forse perché noi dicevamo bugie e le stiamo dicendo ancora, o forse ci comportavamo in modo arrogante e siamo ancora arroganti, ma la Parola opera, Dio l'ha mandata per scamparci dalla fossa.

Salmo 107:20; 20 Egli mandò la sua parola e li guarì, li scampò dalla fossa.

Nei versi precedenti, il Salmo parla di uomini in angoscia che gridano a Dio che, nella Sua misericordia, ha mandato la Sua Parola e lo stesso è accaduto a noi in varie circostanze, quando abbiamo gridato a Dio e ricevuto risposte da Lui. Quindi, dobbiamo mostrare gratitudine per questo dono, riconoscendo che è un tesoro e che è un onore eccezionale averlo ricevuto, e desiderare di scoprire sempre di più della Parola, senza strappare pagine, metaforicamente parlando, come fanno molti, ma riceverLa per intero. Sapete, nella nostra comunità, abbiamo molte risorse per accrescere la conoscenza spirituale attraverso incontri, corsi e studi che ci formano come discepoli, che ci evitano di cadere nelle vecchie abitudini e nelle menzogne del nemico. Questa è la ragione per cui è essenziale partecipare attivamente agli studi, in modo da diventare guerrieri spirituali stabili, che non frequentano le varie classi per piacere agli insegnanti, ma per il bene della loro crescita spirituale.

2°Timoteo 3:16-17; 16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, 17 affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Quindi, la Parola è essenziale, per questo Gesù, nella preghiera del Padre Nostro, ci insegna a chiedere il nostro pane quotidiano, anche quando diventa difficile da digerire, perché richiede rinunce e cambiamenti. Dobbiamo essere formati quotidianamente da questa Parola, anche se talvolta può sembrare difficile da accettare, ma dobbiamo rispondere come fece Gesù, che disse: "Non la mia volontà, ma la tua volontà". Ascoltando la Parola, dobbiamo abbandonare i nostri pensieri e ragionamenti, e ascoltarla con obbedienza, perché solo così possiamo ottenere la vittoria, anche se ciò comporta sofferenza e sacrificio. Sapete, Dio desidera che sperimentiamo la prosperità in tutte le aree della nostra vita, avendo per noi ricchezze celesti; purtroppo, spesso non riusciamo a portarla sulla terra perché non comprendiamo pienamente la Sua Parola. Tuttavia, attraverso la Sua conoscenza, possiamo farla nostra, perché Egli ci ha già posti nei luoghi celesti in Cristo Gesù.

Efesini 2:1; 1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d'ira, come anche gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù,

La nostra posizione è lì in Cristo ed è elevata, per questo dobbiamo imparare a guardare dall'alto e alzare gli occhi verso Dio, da cui viene il nostro aiuto: "il nostro aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra." Dio cerca una trasformazione nella nostra vita e ci dice di non essere come il bruco che striscia a terra e mangia la polvere, ma di subire una metamorfosi e diventare una farfalla, così anche noi dobbiamo trasformarci.

Romani 12:2; 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.

Serve un rinnovamento; quando rinnoviamo la nostra casa, scegliamo i migliori colori e l’arrediamo in modo diverso per migliorarla, quindi rinnovare significa migliorare, non peggiorare, per questo Dio ci dice di essere trasformati mediante il rinnovamento della nostra mente. Chi si lascia rinnovare è colui che realizza che, dopo tanto tempo, è nella stessa condizione e desidera un cambiamento, credendo che Dio ha preparato qualcosa di molto più grande per la propria vita. Chi ci crede si prepara, non si accontenta e si lascia scuotere dalla Parola, decidendo di fare qualcosa: prendere decisioni sante, studiare e cercare la Parola, perché Essa è Spirito e Vita, capace di portare una trasformazione nella nostra vita. Sapete, il nostro Dio è il Dio dei patti e, quando li fa, li mantiene e se ne ricorda, a differenza di noi.

Salmo 105:8; 8 Egli si ricorda in eterno del suo patto e per mille generazioni della parola da lui comandata,

Il nostro Dio mantiene eternamente il Suo patto e ricorda per mille generazioni le Sue Parole comandate, pertanto, scopriamo che il patto è fondamentale nelle promesse di Dio, le quali sono supportate dalla Sua Parola. Parola, Promesse e Patto sono strettamente legati: le promesse sono insite nella Parola di Dio, rivelando così l'importanza di avvicinarsi alla Parola quotidianamente per scoprire le promesse e riconoscere il patto divino. Guardate cosa dice l'apostolo Paolo nella lettera ai Galati: 

Galati 3:15; 15 Fratelli, io parlo alla maniera degli uomini: se un patto è ratificato, benché sia patto d'uomo, nessuno l'annulla o vi aggiunge qualche cosa.

Sapete cosa implica un patto ratificato? Significa che qualcuno lo ha approvato, confermando così il patto che Dio ha stabilito; c'è stato qualcuno che è venuto e ha detto: "Va bene, metto un sigillo su questo Patto". Le promesse che Dio ha fatto per la nostra vita sono inamovibili, perché un patto ratificato poggia su basi solide, con radici profonde e una struttura perfetta. Chi è l'autore di questo patto sigillato? È Gesù stesso, che ha dichiarato: "Io sono il mediatore di un nuovo patto", infatti, nel Nuovo Patto, Gesù garantisce che, anche se noi falliamo, Lui rimane fedele per sempre.

Ebrei 7:22-28; 22 Per questo Gesù è diventato garante di un patto molto migliore. 23 Inoltre quelli erano fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare, 24 ma costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro, 25 per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. 26 A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, 27 che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse sé stesso. 28 La legge infatti costituisce come sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento, che viene dopo la legge, costituisce il Figlio reso perfetto in eterno.

Quindi, abbiamo visto che Gesù ha riconosciuto che Dio aveva istituito patti attraverso gli uomini, come abbiamo letto, e che i sacerdoti, essendo mortali, potevano far decadere un patto affidatogli, perché erano soggetti a debolezze; al contrario, Gesù si è sacrificato come l'agnello perfetto. Concludiamo con una scrittura riportata nella lettera agli Ebrei:

Ebrei 9:15; 15 E perciò egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell'eterna eredità.

Gesù, il Signore dei signori e il Re dei re, ha compiuto un'opera perfetta, gloriosa e meravigliosa e anche se noi manchiamo nell'ubbidienza, Egli si è sostituito a noi come “l'Agnello Perfetto”. Pertanto, Gesù ha rinnovato il Patto e oggi ci chiama a farne parte seriamente, perché Dio è il Dio delle opportunità. Gesù è la Parola, le Promesse e il Patto: quando conosciamo e ci avviciniamo alla Parola, possiamo ricevere le Promesse. Quando dubiti che la Promessa si realizzerà, puoi sempre ricordare che è un Patto e che il nostro Dio non verrà mai meno alla Sua promessa e noi la riceviamo, ma dobbiamo fare la nostra parte riconoscendo le nostre mancanze e tornando a Lui in modo serio.

 

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