Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea
PREDICAZIONE DELL' 11 LUGLIO 2021:
Pastore Joe Porrello
Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea
Giovanni 7:10
Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salì, non pubblicamente, ma come di nascosto.
Giovanni 7:37
Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva.
Gesù andò alla festa delle capanne dopo i suoi fratelli. Sembrava non gli avessero detto nulla di male nel suggerirgli di fare miracoli alla festa ma quella fu una provocazione.
Anche i cattivi consigli di chi ci è vicino possono farci andare fuori dai tempi e dalla volontà di Dio.
Gesù andò alla festa di nascosto sebbene quella fosse la Sua festa, essendo una delle feste dell'Eterno.
In quel tempo la festa avveniva nel tempio, diversamente da oggi che le feste di Dio hanno luogo dentro di noi essendo noi il tempio dello Spirito Santo.
Uno dei significati di “seguimi” è: vieni alla mia festa. Gesù invitava alle feste dell'Eterno.
Nella nostra vita non dovremmo desiderare le feste personali ma le feste di Dio, che sono quanto Dio vuol fare nel Suo tempio.
Gesù era alla Sua festa di nascosto.
Ci sono momenti dove pensiamo che Dio non ci sia per questo possiamo pensare che ci abbia abbandonato.
Anche se non lo vediamo, Lui è sempre all'opera nella nostra vita anche se non ce ne accorgiamo e non sentiamo l'atmosfera di festa.
Gesù arriva sempre e nel momento giusto. Nel momento più solenne. Nel giorno più importante Lui c'è sempre nella vita di ognuno. Lui non abbandona mai alcuno.
È nel momento più importante della festa che Gesù si palesa a tutti.
Scelse di parlare dello Spirito Santo per capire chi fosse pronto a seguirlo davvero.
Giovanni 7:45
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: «Perché non l'avete portato?».
Nicodemo, fariseo, si oppose ai farisei. Andò di notte da Gesù per paura degli altri farisei che avrebbero potuto togliergli titoli e poteri in Israele.
Lui continuò a seguire Gesù da lontano perché, nonostante Gesù lo rispose duramente, rimase scosso dalle Sue parole.
“In verità, in verità” significa “amen, amen”, e Gesù diceva “sì” ed “amen”.
Gesù lo diceva prima di parlare e non dopo. Confermava le Sue parole prima di averle pronunciate, non dopo. Lo diceva prima affinché nessuna delle Sue parole potesse cadere a terra.
Giovanni 19:38-40
38 Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. 39 Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesù, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. 40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei.
Giuseppe di Arimatea e Nicodemo facevano entrambi parte della sinagoga.
Entrambi erano discepoli di Gesù in segreto.
Il fatto che loro lo seguissero in segreto dimostra che il miglior modo per essere un discepolo è farlo in segreto.
Alla morte di Gesù tutti erano andati via, eccetto loro due che rimasero col corpo di Gesù: Giuseppe e Nicodemo.
Entrambi ebbero il discernimento e la rivelazione del corpo di Cristo, ossia della chiesa.
Giuseppe ebbe a che fare con Pilato, cioè la politica di allora.
Quando si ha discernimento del corpo di Cristo si hanno favori divini con la politica e con il mondo. Non con le raccomandazioni ma attraverso Gesù.
Avere il discernimento del corpo di Cristo è fondamentale. Il corpo di Cristo è in tutto il mondo.
Giuseppe curò il corpo di Gesù. E tu, ti stai prendendo cura del corpo di Cristo?
Quando una parte del corpo sta male, tutto il corpo sta male.
Se non sei interessato al fatto che qualcuno possa stare male, allora hai dimostrato di non avere discernimento del corpo di Cristo.
Nicodemo ha investito per il corpo di Cristo quando i discepoli non c'erano.
Bisogna spendere tutti noi stessi per il corpo di Cristo anche se i fratelli (il corpo) possono deludere ed anche tradire.
Considera anche il fatto che anche Gesù è stato deluso molte volte, anche da te.
Prendersi cura del corpo di Cristo farà trovare la risurrezione a cui seguirà un potente risveglio.
Siamo alla fine dei tempi, come lo sono stati Giuseppe e Nicodemo.
Pietro venne meno alla fine di Gesù perché restò nella delusione di sé stesso e non vi partecipò.
Tu, invece, dove sei? Come stai?
Ma Gesù amava Pietro, infatti lo riabilitò.
Giovanni scrive che egli stesso fu più veloce di Pietro nel raggiungere la tomba di Gesù. Accadde perché Pietro era rallentato da quanto stava vivendo, dal suo senso di colpa e dall'amarezza. Sensi di colpa ed amarezze rallentano la rivelazione della resurrezione e del corpo di Cristo.
Giovanni guardò per primo nella tomba ma poi fece entrare Pietro; questo perché quando sei libero e vivi nell'amore di Dio, dai spazio ad altri. Anche se arrivato prima di Pietro, Giovanni lo lasciò entrare prima di lui.