Il ministero della riconciliazione
PREDICAZIONE DELL'11 FEBBRAIO 2021:
PASTORE ANTONIO RUSSO
“Il Ministero della riconciliazione”
Bisogna vivere un vangelo senza compromesso; ognuno deve viverlo completamente per Cristo.
Tanti si chiedono qual è la chiamata di Dio nella loro vita.
2 Corinzi 5:15-20
15 e che egli è morto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano più d'ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro. 16 Perciò d'ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. 18 Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, 19 poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio.
Tante persone hanno visto morire Gesù in croce ma non per questo sono stati salvati perché bisogna ricevere la rivelazione. La rivelazione è che quando lui è morto, ognuno è morto con lui, e quando Lui è resuscitato, ognuno è resuscitato con Lui.
Essere in Cristo significa che hai cambiato residenza, famiglia, che sei passato dal primo Adamo all’ultimo Adamo.
Il primo Adamo viene definito come un’anima vivente.
L’ultimo Adamo, invece, spirito che da vita o “vivificante”.
Dio ha creato ognuno riconciliato per riconciliare, da riconciliato a riconciliatore. Lui ha posto in noi la parola di riconciliazione. Oltre a riconciliatori siamo anche ambasciatori.
Un ambasciatore è un portavoce del Regno di Dio (che deve replicare la voce di Dio e non parlare secondo i propri pensieri), che dichiara alle persone che il vincitore vive dentro di noi.
Quattro punti per ministrare l’evangelo:
1- Dio ha dato un nuovo punto di vista, “quello del Padre”.
Ad ognuno di noi Dio ha dato valore non quando siamo entrati in Cristo ma prima che eravamo in Cristo.
Giovanni 3:16
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Luca 15:8
O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lampada, non spazza la casa e non cerca accuratamente finché non la ritrova?
2- Un nuovo punto di vista porta a vedere le persone come le vede Dio.
Romani 8:38
Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future,
Filippesi 1:12-13
12 Ora, fratelli, voglio che sappiate che le cose che mi sono accadute sono risultate ad un più grande avanzamento dell'evangelo, 13 tanto che è noto a tutto il pretorio e a tutti gli altri che io sono in catene per Cristo;
3- Dio ha dato una nuova occupazione.
4- Dio ha dato un nuovo metro di paragone e cioè il ministero della riconciliazione.
Dio stesso ha dato l’autorità per condividere la Sua parola.
Non portiamo alcuno alla salvezza se non si ha la rivelazione del sangue e della Croce di Cristo.