I due altari II

PREDICAZIONE DEL 31 GENNAIO 2021:
PASTORE ANTONIO RUSSO

“I Due Altari (parte 2)”

 

È arrivato il tempo in cui si vedrà chi serve Dio e chi non lo sta servendo. È arrivato il tempo che le ricchezze degli ingiusti passeranno ai giusti. I giusti sono quelli che hanno costruito il secondo altare. Dio ha cose meravigliose preparate per tutti.

 

La storia di Gedeone è quella di un giudice che ha avuto direzioni da Dio e ha portato il popolo in liberazione.

È stato un semplice uomo che si è reso disponibile a Dio. Il primo altare ha dato la possibilità a Gedeone di andare al secondo altare. 

Un altro uomo a cui Dio chiese di dare il secondo altare è stato ABRAMO. Abramo durante l’arco della sua vita ha costruito cinque altari.

Abramo è stato grandemente benedetto perché ha vissuto in ubbidienza e ha creduto in Dio.

 

Abramo si trova nella prova più dura della sua vita.

Genesi 22:1-15

1 Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 2 E DIO disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò». 3 Così Abrahamo si alzò al mattino presto, mise il basto al suo asino, prese con sé due dei suoi servi e Isacco suo figlio e spaccò della legna per l'olocausto; poi partì per andare al luogo che DIO gli aveva detto. 4 Il terzo giorno Abrahamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abrahamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi ritorneremo da voi». 6 Così Abrahamo prese la legna per l'olocausto e la caricò su Isacco suo figlio; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutt'e due insieme. 7 E Isacco parlò a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!». Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio». E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». 8 Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvederà egli stesso l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutt'e due insieme. 9 Così giunsero al luogo che DIO gli aveva indicato, e là Abrahamo edificò l'altare e vi accomodò la legna; poi legò Isacco suo figlio e lo depose sull'altare sopra la legna. 10 Abrahamo quindi stese la mano e prese il coltello per uccidere suo figlio. 11 Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamò dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 12 L'Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio». 13 Allora Abrahamo alzò gli occhi e guardò; ed ecco dietro di lui un montone, preso per le corna in un cespuglio. Così Abrahamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 E Abrahamo chiamò quel luogo Jehovah Jireh. Per questo si dice fino al giorno d'oggi: «Al monte dell'Eterno sarà provveduto». 15 L'Angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse:

Perché Dio chiese ad Abramo suo figlio Isacco? Perché gli chiese il meglio, la sua primizia?

Perché c’era una promessa di moltiplicazione che non si sarebbe potuta adempiere, a meno che Abramo non avesse ubbidito Dio.

“Quando Dio chiede il meglio è perché vuole dare il meglio.”

Un sacrificio è collegato sempre al meglio di Dio per la vita di ognuno.

 

Quando Dio chiede qualcosa per il secondo altare, bisogna DARGLIELO. Dio conosce la dimensione delle promesse che umanamente si possono realizzare soltanto attraverso l’ubbidienza.

Per ottenere le promesse è necessario vivere nell’ubbidienza. 

Giudici 6:26-27

26 poi costruisci un altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell'Ascerah che avrai abbattuto». 27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servi e fece come l'Eterno gli aveva detto; ma poiché aveva paura della casa di suo padre e della gente della città, invece di farlo di giorno, lo fece di notte.

Per adorare Dio bisogna togliere tutti gli idoli dalla propria vita. 

 

Il primo altare ti stabilisce come SACERDOTE

Il secondo altare ti rende RE!

Nel secondo altare hai bisogno di tre cose:

ONORE, UBBIDIENZA, FEDE.

Queste sono le chiavi per entrare nel secondo altare.

L’onore è una risorsa del cielo che garantisce il futuro. 

1 Samuele 2:30

Perciò così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero sempre camminato davanti a me; ma ora l'Eterno dice: Lungi da me tal cosa; poiché io onoro quelli che mi onorano ma quelli che mi disprezzano saranno pure disprezzati.

È quindi una forma che va applicata nel presente ma che garantisce il futuro.


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